22 giugno 2009

POESIA «Scovando l’uovo» di Vincenzo Mascolo

IL SOFFUSO CONTROCANTO DI MASCOLO

Dalle primissime parole che Mascolo usa nell’introduzione alla sua nuova raccolta poetica non si può (e non si deve) sottovalutare l’enorme rispetto che l’autore ha nei confronti del proprio lettore. E allora io mi metto nei panni del lettore, quale d’altronde sono, e scrivo in prima persona. Vincenzo Mascolo avvisa che le introduzioni spesso mettono a disagio chi si appresta alla lettura di un volume, ma – ci fa capire, chiedendoci quasi scusa – che stavolta non se ne può fare a meno. Egli è, in un certo senso, costretto dall’argomento affrontato: toccando «problematiche così complesse e delicate, in molti casi addirittura drammatiche». Io, lettore, mi spavento un po’ e corro più attentamente a osservare la copertina e rileggo: Scovando l’uovo. Sì, è a tutti gli effetti un libro di poesie, ma il sottotitolo tra parentesi (appunti di bioetica) potrebbe forse allarmarmi, sicuramente mi accende qualche sospetto. Allora Mascolo, con le sue parole, cerca di prevenirlo, preparandomi e accompagnandomi alla degustazione delle quartine, portandomi a braccetto per qualche pagina in cui riassume in breve una precisa e chiarissima dottrina sulla storia letteraria della bioetica, non senza qualche considerazione personale.

14 giugno 2009

LA POESIA: «Sacco & Sacchetti Blues»


Roma, 12 gennaio 2008

Sacchi colmi di rifiuti e sacchetti della spazzatura
sacchi avvelenati, conseguenza di una congettura
ma soprattutto sacchi di sinistra e sacchi di destra
monotoni sacchi lordi della solita minestra
Sacchi corrotti impiegati della buoncostume
e viscidi sacchetti figli di pattume
sacchi traboccanti solidi urbani ed extraurbani
ma anche sacchi proletari ed extracomunitari
Non mancano i sacchi della malavita
e quelli in cerca di una buonuscita
Lì, con l’obbligo di firma, tre sacchi cattivi
altri due dispersi, evasi con gl’incentivi
E poi sacchi di fantocci ammaestrati
sorridenti in attesa di essere indagati
Qualche sacco in borghese, stile inglese
sacchi ribelli e sacchi meno belli
Sacchetti ridotti alla miseria e sacchi sfondati
ricchi esagerati che calpestano quelli condannati
Sacchi d’importazione e sacchi senza filtro
Sacchi in attacco sacchi in difesa e schierati a zona
sacchi in contropiede e sacchi di rigore
sacchi vuoti obbligati a far rumore
Sacchi al dente e sacchetti al pomodoro
sacchi al forno che sono un capolavoro
sacchi indipendenti e del dopolavoro
tutti in preda al declino di ogni decoro
Uno solo trascurato, abbandonato, maltrattato
differenziato perciò diseredato e gonfio d’amarezza:
è l’unico autentico sacco d’ ’a munnezza


© Fausto Nicolini

Da «Bischizzi», LietoColle (2009)

Pour vous