Roma, Arena del Globe Theatre
22 settembre 2023
VENERE CANTA CON LA VOCE «NEGRA» DI MELANIA GIGLIO
All’Arena del Globe uno straordinario spettacolo shakespeariano di Daniele Salvo
Che Melania Giglio fosse un’ottima attrice, nell’ambiente teatrale lo si sapeva; che fosse un’artista capace di toccare nella stessa battuta tonalità ironiche, drammatiche e grottesche e, che riuscisse perfino a incantare con straordinarie doti canore da cantante soul, questa è una realtà che entusiasma davvero. Lei, insieme a Gianluigi Fogacci (altro eccellente protagonista del palcoscenico nostrano) e a Riccardo Parravicini, sono i magici artefici della convincente riduzione di Daniele Salvo dello shakespeariano poema narrativo scritto in versi nel 1592, in scena fino a domenica 24 (ore 18.30), all’Arena del Globe Theatre di Villa Borghese. Venere e Adone, tra i testi meno frequentati del Bardo, è un inno all’amore: il più romantico, il più appassionato, il più intramontabile, il più autentico leggero, e al contempo doloroso, sentimento che un poeta sia riuscito a fermare su carta. L’impronta è quella di un altro immenso cantore dell’amore, Ovidio, il quale nelle Metamorfosi racconta di Venere che, graffiata involontariamente da una freccia di Cupido mentre guarda Adone, se ne innamora perdutamente; cerca di dissuaderlo dall’andare a caccia, tenta di metterlo in guardia dai cinghiali e dai leoni; ma Adone non resiste al richiamo della selva e al piacere di tirare con l’arco. Ferito mortalmente da una belva feroce, viene soccorso dalla dea che giunge in tempo per vederlo spirare. Le lacrime di Venere disperata dalla perdita dell’amato, laddove si fusero con il di lui sangue, diedero vita alle anemoni.