13 settembre 2023

Intervista a Horacio Duràn

Arena del Teatro
Tor Bella Monaca
11 settembre 2023

IL CANTO EROICO DEGLI INTI-ILLIMANI

Cinquant’anni fa il golpe in Cile e l’esilio in Italia. Horacio Duràn: «Ricevemmo la notizia in cima alla cupola di San Pietro. Ci stabilimmo a Genzano»

L’11 settembre del 1973, Horacio Salinas, Horacio Duràn, José Seves, Max Berrú, Jorge Coulòn e José Miguel Camus, si trovavano a Roma per un concerto. Erano gli Inti-Illimani: all’epoca una tra le più emergenti e applaudite compagini musicali nata in Cile nel 1967, certamente già affermata anche a livello internazionale, ma ancora con un potenziale artistico-popolare da svelare a gran parte del pianeta.

«Eravamo in viaggio già da tempo – ricorda Horacio Duràn, storico leader del gruppo, che abbiamo incontrato al bar del teatro Tor Bella Monaca qualche minuto prima dell’inizio dell’ultimo concerto, grazie all’intercessione di Valentino Saliola, organizzatore dell’evento – per una lunga tournée in tutto il mondo. Malgrado la Guerra fredda che incombeva, sembrava essere un periodo di distensione per i tanti paesi oppressi dalle dittature, dalle false democrazie, dalle guerriglie interne. E noi portavamo in giro la nostra musica felice. Una musica fatta con le dolci sonorità popolari delle Ande, un Sudamerica per molti, all’epoca, ancora sconosciuto; una musica che per noi cileni aveva un significato particolare. In quel momento esprimeva l’esplosione di felicità per la conquista della nostra libertà».

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