QUATTRO BURATTINI SUL PALCO,
IL GATTO E LA VOLPE IN REGIA
Stanco di ascoltar monologhi – nel solo mese di dicembre ne ho visti ben sette, e ciò non è bene – anziché recarmi a vedere l’ennesimo soliloquio (ché non mancavano proposte nel quotidiano cartellone!), ho preferito scegliere una commedia di minor richiamo, il cui manifesto faceva intendere che sul palco si sarebbero esibiti quattro attori. «Almeno si sentirà qualche dialogo», ho pensato, «e ci sarà un po’ di movimento in scena, magari anche con qualche battuta simpatica», ho pensato ancora, «toh, Roberto Ciufoli e Simone Colombari firmano insieme la regia: due nomi che in teoria dovrebbero essere una garanzia», ho pensato in ultimo. È che alle volte ci si rende conto in ritardo che lasciarsi convincere dal troppo pensare è una strategia assai imprudente, se non addirittura una tattica spericolata. M’è andata male, anzi malissimo. Sarebbe stato più prudente un insano solito monologo.



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