29 novembre 2025

«Robe dell’altro mondo», di Gabriele Di Luca (regia, Di Luca/Setti)

«Robe dell’altro mondo» di De Luca/Setti (Carrozzeria Orfeo))

Roma, Spazio Diamante
29 novembre 2025

PIÙ CHE LA PAROLA POTÉ IL DISEGNO

Se davvero nell’universo ci fossero alieni capaci di spiarci, certamente, osservando il nostro folle modo di vivere e le nostre bizzarre abitudini, si guarderebbero bene dal venirci in aiuto. Resterebbero a debita distanza dalle stranezze comportamentali dei singoli, dalle ingiustizie determinate da chi ci governa mentre, invece, ci dovrebbe proteggere, dalle falsità divulgate dagli organi d’informazione. Robe dell’altro mondo sembra l’esclamazione di uno di loro dopo aver ascoltato quel che accade quotidianamente sul nostro pianeta: come quei due cerimoniosi vecchietti che uscendo dal supermercato si perdono in formali convenevoli prima di cominciare a darsele di santa ragione per un euro non restituito; come quell’omosessuale extracomunitario che ritrovandosi all’improvviso un neonato tra le mani desidera immediatamente essere mamma; come quel ministro senza scrupoli che incarica il suo portaborse di sbarazzarsi di coloro che creano problemi e di insabbiare le prove; e come quel notiziario che annuncia il rapimento del papa quando invece è a passeggio nel parco.

Carrozzeria Orfeo ripropone, in versione rielaborata, le cronache di un’invasione aliena, spettacolo nato nel 2012, perché, «dopo tredici anni è ancora più attuale», è scritto nelle note di presentazione, ed è vero. La drammaturgia di Gabriele Di Luca che ha curato anche la regia con Massimiliano Setti, ipotizza una visita sulla Terra da parte degli extraterrestri che, impietositi dal nostro stato di crisi economico e sociale, accorrono in soccorso dell’umanità terrena in veste di speranza, ma vengono immediatamente contrastati dai pregiudizi, dai sospetti, dall’intolleranza del genere umano. È un allestimento che prevede l’alternarsi delle maschere sui volti degli attori e continui cambi d’abito per raccontare spaccati tragicomici delle nostre assurdità attraverso la metafora di personaggi emblematici pronti a offendere i loro simili: dal vecchio che disprezza la vecchia, fino al papa che lancia un anatema contro gli sconosciuti visitatori («Voi siete il peccato, voi siete il male!»), dimenticando ogni principio di pace e di fratellanza tra i popoli.

C’è anche una buona dose di commento musicale soprattutto per regalare un sonoro ai disegni fatti al momento e proiettati sullo schermo tramite una telecamera posta sopra un tavolo da lavoro. La grafica e le animazioni in diretta di Federico Bassi e Giacomo Trivellini sono fondamentali per entrare nello spirito artistico dei magnifici quattro: le interpretazioni di Sebastiano Bronzato e Massimiliano Setti che danno vita a dialoghi surreali, ma neanche troppo, seguono i suggerimenti delle illustrazioni. Ed è questo il punto cruciale dell’operazione: si assiste a una gradevole novità che però genera un vizio di forma, ossia l’effetto che dovrebbe dare la recitazione viene non solo anticipato, ma addirittura governato dal disegno che vince nettamente sulle voci dialoganti, imbalsamate dietro labbra secche. Sarà la qualità delle maschere a dare questa impressione? Le illustrazioni di Bassi e Trivellini sono vive perché creazione fatta all’istante, e sono esplicative perché, quando gli attori dialogano, l’argomento è già visualizzato. Voglio dire che se il disegno brulica di lampante energia e di visionaria immaginazione, la maschera rende statica ogni espressione dell’attore e, di conseguenza, smorza la recitazione e restituisce la parola al fumetto.

Non vuol essere, questa, una critica negativa, ché la scelta è talmente evidente da far supporre uno studio approfondito che ha avallato il progetto dell’allestimento. La mia è soltanto la constatazione di colui che ha trovato maggior vitalità nelle dita che muovevano i gessetti colorati rispetto alle labbra inerti delle sagome che ricoprivano i volti degli interpreti. Un teatro di matita più che di parola. (fn)
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Robe dell’altro mondo (cronache di un’invasione aliena), drammaturgia di Gabriele Di Luca. Regia, Gabriele Di Luca e Massimiliano Setti. Con Federico Bassi, Sebastiano Bronzato, Massimiliano Setti, Giacomo Trivellini. Voci reporter, Alessandro Tedeschi e Valentina Picello. Illustrazione, grafica e animazioni, Federico Bassi e Giacomo Trivellini. Produzione: Carrozzeria Orfeo | Le Canaglie. Allo Spazio Diamante, oggi ultima replica (h. 17.00)

Con microfoni (per esigenze di regia)

Foto: Carrozzeria Orfeo (© ???)

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