UNA VENERE TRA GLI STRACCI
Qualche tempo fa, quando era da poco scoppiata la pandemia e ci dissero di restare segregati in casa, e chiusero i teatri sperando che mai più qualcuno li riaprisse, Matteo Pantani, sollecitato dal desiderio opposto, scrisse un breve atto d’amore per il teatro: un monologo assai conciso che trovò ispirazione in 1 persona a cui era affezionato, Elena Biagetti, giovanissima attrice, diplomata da un paio d’anni all’Accademia. «È tuo – disse Matteo a Elena – è il mio regalo per il tuo compleanno. Fanne quel che vuoi». «Lo voglio mettere in scena – disse lei dopo averlo letto – ma mi devi aiutare tu». I teatri riaprirono. Matteo ideò anche la regia. E lo spettacolo fu premiato al Festival nazionale dei corti teatrali.
Al centro culturale Artemia di Paola Canepa, 1 persona ha debuttato nella versione più lunga, più completa, più esaustiva. Ora io non so quali siano le differenze, ché non conosco il corto originale, ma, ieri sera, avrei volentieri gustato altri dieci minuti di spettacolo per il piacere di scoprire il fascino delle affinità tra il testo e il palcoscenico. L’interprete brava e simpatica, il copione ingegnosamente poetico: lo spettatore ne resta imbrigliato sin dal prologo, svelto e spiritoso, che si svolge al lume di una pila. Elena è vestita di bianco, semplicemente, da se stessa: in scena è un’attrice in cerca di un equilibrio artistico che sembra voglia rintracciare tra la «filosofia» di Lady Gaga e le gag di Anna Marchesini. Sì, certo: un equilibrio molto precario, ma con un suo fine!
Per fortuna alle sue spalle c’è una montagna di stracci, una miseria colorata a festa, e lei, inconsapevolmente, s’immedesima nella Venere di Pistoletto, una Venere che si dibatte sempre tra bellezza e povertà, tra artifizio e semplicità, tra serio e faceto, un po’ come il suo autore, che ha un nome altisonante e un cognome un po’ fantozziano. Quella Venere che guarda insistentemente gli stracci e da essi ne è attratta; che quest’estate, in una piazza di Napoli dov’era esposta una copia, prese fuoco all’improvviso all’alba.
Foto: Elena Biagetti (© ???)