20 aprile 2024

Puntualità a Villa Lazzaroni

Roma, Villa Lazzaroni
19 aprile 2024

DOPO UN’ATTESA DI TRENTA MINUTI…

Lo spettacolo a Villa Lazzaroni era annunciato alle ore 21.00. A me piace arrivare con anticipo: è raro che raggiunga il teatro all’ultimo momento. Anche ieri sera, sono stato tra i primi a sedermi in platea. Dopo qualche minuto m’è giunto all’orecchio il tradizionale urlo da dietro le quinte che augurava la buona sorte. A sipario aperto il triplice grido di «merda, merda, merda» s’è sentito molto distintamente in sala, tanto che m’è parso addirittura un po’ sguaiato. Ho guardato l’orologio, erano le 20.55: un po’ tardi per pensare alla scaramanzia; solitamente quando si chiamano i cinque minuti, un direttore di scena dovrebbe esigere il massimo silenzio, sia per una doverosa osservanza nei confronti del pubblico che già siede in sala, sia soprattutto per rispettare la concentrazione degli artisti.

Comunque l’urlo apotropaico aveva annunciato, se non altro, che la compagnia, a quel punto, era pronta per andare in scena: nessuna compagine s’è mai augurata la buona fortuna se qualcosa ancora non è al suo posto. Quindi ho immaginato che tutti fossero lì in attesa del via dal botteghino. Ora non so di preciso come funzioni a Villa Lazzaroni, ma so che, nei teatri canonici, a un certo punto il responsabile di sala dà al direttore di scena il segnale che lo spettacolo può cominciare. Ciò solitamente avviene – se il sipario è annunciato alle 21.00 – tra lo scoccare dell’ora e le 21.10, dopodiché «Chi è di scena, signori, chi è di scena».

Alle 21.29, dopo aver notato, ancora una volta, che dalla quinta di destra qualcuno, facendo capolino, continuava a scattare fotografie alla sala con il cellulare, anziché venire in ribalta a spiegare il motivo di tanto ritardo, mi sono alzato e me ne sono andato. Passando davanti a colui che mi aveva staccato il tagliando al momento dell’ingresso, ho detto che una simile attesa mi pareva eccessiva, ma l’avvertimento ha causato soltanto un’alzata di spalle: era la conferma che mi trovavo a Villa Lazzaroni! (fn)

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